Girone A: Segrate
fa sul serio.
Girone B: Nord
Varese a punteggio pieno.
Nel girone B l’anticipo
Sky era di scena a Varese dove le neo-promosse locali incontravano il Legnano.
Le giallo nere vendono cara la pelle e sembrano in crescita rispetto alle prime
uscite ma le esperte locali sono al momento troppo forti per le Briccola.com
& C..
Due invece le gare del
girone A. Il Melzo cerca conferme a Lonato dopo la larga vittoria interna con
il San Giorgio ma le aquile bresciane artigliano i due punti. Per le melzesi un
trittico nella bassa bresciana-mantovana (Sustinente-S.Giorgio-Lonato) chiuso
con due punti ed un paio di discrete prestazioni. L’altra gara era assai
interessante e si giocava a Segrate dove le locali attendevano il Trescore
ancora falcidiato da assenze ed infortuni. Oltretutto alle varie Martinelli,
Angulo e Faccini si aggiungeva anche… Pizzi, ma non la giocatrice (al Lussana),
il papà coach. A provare l’impresa di passare i quaranta punti in panca il
vice, alias “il Sommo” Manzoni che sfoggiava anche una beneaugurante maglietta
da Superman per l’occasione.
In effetti l’inizio
ospite è incoraggiante con i canestri di Zilioli e Mignani con i primi due
tiri. Segrate non la mette nemmeno a piangere per 6 minuti buoni inanellando
uno 0 su 12 terrificante che però Trescore non “santifica” con un adeguato
allungo inchiodandosi anch’esso ad uno 0 su 8 dal campo. Ci vuole un canestro
di Biscari al 6’
e 02” per
schiodare lo zero nei punti dal tabellone locale ma ben presto Brino (partita
di ricorsa) fa valere la sua legge: canestro, canestro e tripla! Vale a dire 7
punti in un amen e le sue volano sul 13 a 8 della prima sirena.
Si riparte nel segno
dell’equilibrio parziale del punteggio (3-2 in 3’ )
ma improvvisamente una tripla di Carobbio da il la ad un 6-0 ospite che vale
l’aggancio a quota 16. Trescore pare finalmente in partita anche se un paio di
robacce favoriscono il nuovo allungo locale con un parzialino di 4 a 0 (20-16 al 6°). Le
orobiche sono veramente ondivaghe alternando buoni momenti a tavanate
galattiche, Bassani pesca un paio di cose ispirate ed impatta il match con due
canestri consecutivi, pareggio che una volta conquistato viene mantenuto fino
al 25 pari dell’intervallo. Non male per le ospite che sembrano lanciate
finalmente a toccare quota 40
in stagione.
Si riparte ed ecco
arrivare un 6 a
0 per Segrate con Brino ancora mattatrice (4 punti), un Trescore che pare
rimasto in spogliatoio impiega 3.30”
a schiodare i led con un libero di Moro che, purtroppo per il Sommo, rimarrà
l’unico punto delle sue nel quarto. Le due squadre si specchiano a zona e
riempiono l’area, le tiratrici non la mettono nemmeno a piangere in afro-turco
o sanscrito e solo un canestro della solita Brino verso fine periodo sommato ad
un libero di Cucciari schiodano un 6
a 1 che ormai aveva fatto il muschio sui led. Brino a
quota 18 personali sembrava un marziano…
Il misero punto del
terzo periodo minava la sicurezza del Sommo e nostra sul raggiungimento di
quota 40, cosa che però sembrava tornare possibile visto l’ottimo inizio di
ultimo quarto di Trescore, i due liberi di Zilioli dopo 14” avevano già superato il
bottino del terzo quarto, Leidi sembrava finalmente darsi una mossa e Trescore
si riavvicinava a -4 ma non aveva fatto i conti con la Geppy che, forse per
l’entrata in circolo del Bifidus, trovava due bei canestri e ricacciava
indietro le avverse. A metà ultimo quarto il punteggio era sul 38 a 34 per Segrate, Zilioli
stavolta sbagliava i liberi del -2 mentre Brino e Biscari il loro libero (su
due) lo mettevano e riportavano a +6 Segrate. Decisamente arruffato il finale
di Trescore che non riusciva a trovare soluzioni offensive adeguate mentre per
Segrate un numero di Botton valeva il canestro più il libero aggiuntivo a segno
che valevano i due punti preziosi in classifica che fanno godere al “Napapiri”
De Tisi il comando solitario della classifica per una nottata. Grossa la
delusione perché nemmeno stavolta Trescore arriva a quota quaranta fermandosi
ad un niente dalla meta: 39 a
51 il finale. Ma ecco tabellini e giudizi:
SEGRATE
(7):
Biscari 6 (2/5 – 0/1 – 2/6) : 6.5 rientrata dopo la
maternità dice sempre la sua nonostante i 35 anni. Le giovani le porta a
scuola…
Maragucci 4 (1/3 – 0/0 – 2/2) : 6 fa
spessore in difesa Vanzini 0 (0/4 – 0/0 – 0/0) : 6 utilizzo centellinato ma determinante
Botton 8 (2/9 – 0/2 – 4/5) : 7 anche per lei l’esperienza maturata in anni di categorie anche superiori è fondamentale. E che numero sull’azione decisiva
BRINO 20 (7/13 – 1/7 – 3/4) : 7.5 IMBEDONNA ARRIVATA. Devastante per la difesa ospite. Non le prendono proprio le misure alla "Ilabrinovic".
Marcolin 2 (1/5 – 0/0 – 0/0) : 6 l’ex Ars è un po’ lenta ma comunque presente
Cucciari 9 (4/8 – 0/0 – 1/3) : 6.5 quando è chiamata in causa fa il suo. Si vede che ha giocato a discreti livelli. Ha buon senso della difesa e dei rimbalzi. Qualche passi di troppo.
De Santi 1 (0/0 – 0/1 – 1/2) : 6 i suoi minutini li gioca discretamente
Di Ponzio 0 (0/1 – 0/0 – 0/0) : sv la Credem gioca pochi spiccioli
Coach “Napapirilculodi” De Tisi (17/47
– 1/11 – 13/22) : 6.5 il nostro “Chef” come sempre sereno e pacioso
osserva la gara in attesa di andare a cena quando finisce. Mette a disposizione
la sua buona stella e gestisce il tutto con maestria.
Carobbio 3 (0/3 – 1/2 – 0/0) : 5.5 vero
che è meno estemporanea di Angulo, ma anche meno decisiva.
Mignani 4 (2/8 – 0/0 – 0/0) : 5.5 lottatrice si batte
senza paura. La tecnica però è quella che è.Zilioli 8 (3/5 – 0/1 – 2/4) : 6 almeno lei cerca di mettere un po’ d’ordine
Leidi 6 (2/6 – 0/1 – 2/2) : 5 ne combina di ogni.
Bassani 10 (4/11 – 0/2 – 2/4) : 6.5 prova fino in fondo a tener su la baracca
Moro 3 (1/5 – 0/4 – 1/2) : 6 di stima. Gioca con una micro-frattura vista la situazione assenze ma si vede che fa fatica.
Ferri 0 (0/3 – 0/0 – 0/0) : 5.5 la “Iron” lascia poche tracce
Cassader 5 (2/3 – 0/0 – 1/2) : 6 volenterosa qual cosina combina
Maltecca 0 (0/0 – 0/0 – 0/0) : sv ha passato un brutto infortunio, serve tempo.
Duraccio 0 (0/0 – 0/1 – 0/0) : sv qualche minutino
Coach “Il Sommo” Manzoni (10/52 – 4/8 – 3/8)
: 6- si prende sulle spalle la squadra vista
l’assenza di Pizzi e quasi riesce nel miracolo (di fare 40 punti…). Per vincere
la gara serviva più continuità ed un terzo quarto meno disastroso. Urgono i recuperi delle assenti.
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